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39962
IDG851303659
85.13.03659 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Lazzati Giuseppe
Problemi veri e falsi dell' ora di religione
Giorno, an. 30 (1985), fasc. 49 (23 dicembre), pag. 1-2
D9415; D18410; D18433
L' A. interviene nel dibattito sull' intesa per l' insegnamento della religione cattolica nelle scuole dello Stato, osservando in via preliminare che, se c' era l' impegno di sottoporre l' intesa al Parlamento prima di darle attuazione, quell' impegno avrebbe dovuto essere mantenuto. Sottolinea quindi la novita' rappresentata dal passaggio dalla obbligatorieta' per tutti (con possibilita' di esonero) al diritto di scelta, e ricorda che la questione si pone per le scuole di uno Stato laico, nel senso che si tratta di uno Stato non confessionale, cosa ben diversa da "Stato laicista". Percio', la scuola di Stato non puo' essere che scuola laica, e in questa prospettiva la liberta' di scelta dell' insegnamento della religione appare conseguente alla premessa. L' A. ritiene che non solo i cattolici, ma quanti hanno della cultura una larga visione possano accettare la sentenza di Tertulliano: "ne ignorata damneturé". I problemi piu' gravi riguardano la dignita' dell' insegnamento che verra' offerto, la giusta importanza che deve essere riconosciuta al nuovo corso dai cattolici, e il mantenimento del ritmo dell' iscrizione annuale al corso.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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