| 39978 | |
| IDG851303675 | |
| 85.13.03675 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Saraceni Luigi
| |
| L' articolo. Gli amici di Cossiga
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Manifesto, an. 15 (1985), fasc. 284 (10 dicembre), pag. 1
| |
| | |
| D0231; D02126
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| L' A. (magistrato a Roma, appartenente a "Magistratura democratica")
avverte che molti esponenti di sinistra hanno giudicato positivamente
l' intervento di Cossiga sul Cons. Sup. Mag. nell' erronea
convinzione che una diminuzione della valenza politica del Consiglio
Superiore favorisca un recupero dei valori della giurisdizione. L' A.
ritiene, al contrario, che sia indispensabile un piu' incisivo ruolo
del Cons. Sup. Mag. per l' eliminazione di eventuali degenerazioni e
per un uso corretto dell' indipendenza. E' quindi da ritenersi valido
un ruolo di orientamento politico-ideale da parte del Consiglio
Superiore; e di questo ruolo fa parte il dibattito sulle singole
deviazioni del potere giudiziario e sulle risposte da fornire ad
eventuali critiche, anche se provenienti dal Presidente del
Consiglio. Dopo aver respinto l' affermazione che la determinazione
dell' ordine del giorno sia di esclusiva competenza del Presidente
della Repubblica, l' A. rileva che il Consiglio deve comunque fare
attenzione a non cadere in tentazioni corporative e di difesa
parasindacale; conclude affermando che il Cons. Sup. Mag. puo'
diventare il controllore piu' efficace della responsabilita' dei
giudici.
| |
| | |
| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
| |