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| IDG851303692 | |
| 85.13.03692 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Corrado Severino
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| Opinione. Giustizia e pentiti della mafia
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| Mattino, an. 94 (1985), fasc. 321 (10 dicembre), pag. 7
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| D51310; D50126; F4252
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| L' A. sottolinea che la concessione di determinati privilegi a coloro
che collaborano con la Giustizia per facilitare la cattura di
esponenti di organizzazioni terroristiche ha consentito di
raggiungere importanti risultati sul fronte della lotta contro il
terrorismo. Rileva che gran parte dei motivi che ispirano i delatori
famosi sono riprovevoli e riferibili a categorie spregevoli o
vanagloriosi, ma non si puo' escludere che altri e meno spregevoli
sentimenti possano aver determinato la rottura dell' omerta'. Non si
deve dimenticare inoltre che il "pentito" con la sua confessione
espone se stesso e i suoi familiari alla vendetta da parte delle
organizzazioni terroristiche. Avverte altresi' che e' necessario
vagliare accuratamente le accuse dei pentiti, date le motivazioni che
prevalentemente le ispirano. Ritiene che il fenomeno mafioso dovra'
essere debellato nel pieno rispetto della legge e senza ricorrere a
leggi eccezionali ed applicazioni eccezionali delle leggi.
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| art. 416 c.p.
l. 13 settembre 1982, n. 646
l. 29 maggio 1982, n. 304
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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