| l' a. sottolinea l' importanza storica della recente legge che ha
esteso ai diciottenni il diritto di voto, abbassando il limite
previsto dal codice civile per la maggiore eta', e si chiede se sia
costituzionalmente corretto l' espediente escogitato per consentire
questo scopo. e' ben vero, infatti, che l' art. 48 della costituzione
riconosce il diritto di voto ai cittadini maggiorenni, e che e' il
codice civile che fissa il limite per l' eta' maggiore. tuttavia, l'
a. ritiene possibile che il legislatore costituente non abbia voluto,
ai fini dell' elettorato, inserire un generico richiamo al codice
civile, ma recepire quello che, in quel momento, era il limite
vigente. in altri termini, sarebbe stato "costituzionalizzato" il
limite dei ventuno anni; e se questa tesi fosse ritenuta fondata, si
aprirebbero delicati problemi di legittimita' costituzionale.
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