| In un precedente intervento l' A., a conclusione di un' analisi del
rapporto tra "elites" del potere e cittadini, rapporto, al presente,
entrato in crisi, si domandava se fossero possibili degli
accorgimenti idonei a superare l' attuale travaglio della democrazia.
Secondo l' A., la salvezza della democrazia consiste in robuste
iniezioni di elementi monarchici ed aristocratici. La tendenza ad un
correttivo monarchico e' ravvisabile nelle proposte di un Presidente
della Repubblica ad elezione popolare diretta e nel rafforzamento
della Presidenza del Consiglio. Per quanto riguarda il correttivo
aristocratico, l' A. pensa, aggiornando il pensiero di Alexis De
Tocqueville, ad un' aristocrazia formata, oltre che da giuristi, da
imprenditori, da dirigenti, creatori d' opinione, docenti
universitari, medici, ecc. Tuttavia, l' appiattimento delle posizioni
sociali, il rifiuto della selezione, l' esproprio mediante
lottizzazione delle competenze, l' inquinamento politico, hanno
distrutto e indebolito ogni autorita' aristocratica che potesse
limitare la democrazia degenerante. Su questo terreno, conclude l'
A., si confrontera' il futuro della democrazia.
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