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49183
IDG871303096
87.13.03096 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Sepe Ennio
La tribuna dei referendum. Ora i partiti dicano cosa ci aspetta
Gazz. mezz., an. 100 (1987), fasc. 296 (27 ottobre), pag. 13
(testo con illustrazioni)
D4026; D02302
L' A. (Pretore a Roma) svolge alcune considerazioni sulla decisione dei due maggiori partiti italiani di far votare "si'" nel referendum sulla giustizia, e afferma che le forze politiche ora devono precisare le loro intenzioni per la nuova disciplina che dovra' sostituire quella da abrogare. Gli artt. 55, 56 e 74 c.p.c. non rispondono piu' alle attuali esigenze, ma si dovra' perseguire un contemperamento del diritto del cittadino ad essere risarcito con la salvaguardia dell' indipendenza della giurisdizione. L' A. ritiene che l' azione del danneggiato dovra' essere prevista solo nei confronti dello Stato, e la responsabilita' del giudice dovra' ricondursi sul terreno disciplinare, ed essere accertata da parte del Cons. Sup. Mag. (Titolo: 3 col / Testo: 1.4 col).
art. 55 c.p.c. art. 56 c.p.c. art. 74 c.p.c.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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