| L' A. (magistrato) si richiama ad alcune autorevoli affermazioni
secondo cui un personaggio come Licio Gelli, ancorche' imputato,
puo', e con successo, svolgere manovre ricattatorie nei confronti del
sistema politico italiano. Sostiene che sussiste un rapporto tra la
capacita' degli imputati forti, per denaro o per potere, di
realizzare le proprie strategie anche in costanza di un processo
penale a loro carico, e l' inettitudine dello strumento processuale.
L' A. evidenzia le cause della debolezza del sistema penale nei
confronti di criminali di alto rango, dovuta all' ideologia della
giustizia debole, che definisce anti-garantista un sistema che
funzioni in modo da incutere timore nei grandi criminali. In questo
quadro di sfacelo del processo penale, e dove il giudice diventa
bersaglio di aggressioni e di delegittimazioni da parte dei potenti,
diventa estrememamente difficile frenare le manovre di inquinamento
fatte da certi imputati. Questo pregiudica anche la democrazia.
(Titolo: 1 col / Testo: 0.9 col).
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