| L' A. (segretario del PRI) analizza i motivi che hanno condotto, per
il referendum sulla responsabilita' civile dei magistrati, alla
formazione di un singolare schieramento: quello dei 3 partiti
maggiori uniti, ma isolati, a difesa di un "si'" per il quale ormai
non ci sono giustificazioni persuasive. Deplora in particolare la
violenza di una certa campagna propagandistica. Inoltre da' ragione
dell' atteggiamento del PRI, che votera' "no" preoccupandosi che sia
raggiunta in seno alla maggioranza una linea comune sui temi
istituzionali, giacche', quale che sia l' esito numerico della
consultazione, saranno necessarie modificazioni alla normativa
vigente. (Titolo: 1 col / Testo: 0.9 col).
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