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Documento


49829
IDG871303742
87.13.03742 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Giugni Gino
Il patto antisciopero
Repubblica, an. 12 (1987), fasc. 259 (1 novembre), pag. 8
D7131; D7134
Il problema della regolamentazione dello sciopero non puo', ad avviso dell' A., essere rinviato a tempi lunghi. Per risolverlo bisogna tener presenti due fatti: la Corte Costituzionale ha riconosciuto che la necessita' di tutelare i beni di preminente interesse generale e' il solo limite che incombe sull' esercizio del diritto di sciopero; in Italia e' stata adottata un' ampia e ben articolata autoregolamentazione. Questa pero' ha un' insufficiente copertura, e non e' tutelata da sanzioni praticamente applicabili. Percio' viene proposta dai sindacati la recezione dei "codici" nei contratti collettivi. Si discute anche sulla possibilita' di valorizzare i codici, conferendo ad essi efficacia per tutti. L' A. esamina alcune obiezioni a questa soluzione, e auspica un patto sociale che consenta un intervento legislativo ponderato e assistito da largo consenso. (Titolo: 2 col / Testo: 1.5 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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