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49869
IDG871303782
87.13.03782 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ferrari Vincenzo
Tre voti sulla bilancia della giustizia. No al giudice privatizzato
Sole, an. 123 (1987), fasc. 304 (4 novembre), pag. 4
D4026; D637
(Sommario: La sua funzione "super partes" ne giustifica la diversita' professionale)
Con il referendum sulla responsabilita' civile dei magistrati si chiede di arbitrare una sorta di regolamento di conti fra politici e Magistratura, dove le responsabilita' dei politici per il degrado della funzione giudiziaria sono infinitamente piu' alte di quelle dei giudici. L' A., comunque, sostiene che e' estremamente problematico tipizzare la colpa grave del giudice, e di fatto i casi di condanna si ridurrebbero ad alcune vendette risarcitorie di cittadini di alto rango. Il cittadino, sostiene l' A., in certi casi dovrebbe essere risarcito anche se il giudice avesse agito in piena e incensurabile buona fede. La responsabilita' per i danni ingiusti, compresi quelli cagionati dalla colpa grave di un giudice, appartiene per principio allo Stato, cui va addebitato questo peso, con l' ovvio diritto di rivalsa verso il giudice eventualmente colpevole. Queste riflessioni inducono l' A. a sostenere che il rapporto tra cittadino e giudice non puo' essere "privatizzato", come si vorrebbe con referendum. I giudici, infatti, giudicano esercitando per delega un potere sovrano dello Stato, e in questo risiede la limitazione della loro responsabilita'. (Titolo: 3 col / Testo: 1 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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