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50037
IDG871303950
87.13.03950 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Matteucci Nicola
Crisi istituzionale e riforme. Com' e' deserta la via maestra
Giornale, an. 14 (1987), fasc. 287 (5 dicembre), pag. 1
D021
L' A. deplora che si parli di grandi riforme istituzionali in modo superficiale e confuso, prospettando addirittura l' ipotesi di un "Governo costituente". Osserva anzitutto che in certe parti la Costituzione non dev' essere riformata, ma soltanto attuata, come per gli artt. 39 e 40. Alcune riforme, poi, si possono approvare attraverso la modifica dei regolamenti parlamentari (voto segreto) o di leggi ordinarie (riforma della Presidenza del Consiglio, riforma elettorale). Infine vi sono riforme veramente costituzionali che richiedono una speciale procedura e una maggioranza qualificata. Quanto alle riforme che non sono all' interno del sistema, ma contro la sua logica (monocameralismo, regime presidenziale), l' A. rileva che il potere legislativo non puo' darci quella che sarebbe una Costituzione nuova: cio' si potrebbe fare solo per opera di una vera e propria Assemblea costituente. Invece tutti si baloccano con la formula del "Governo costituente", che e' una contraddizione in termini, e sarebbe l' anticamera del compromesso storico. (Titolo: 2 col / Testo: 1.1 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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