| Il ministro del Lavoro, Rino Formica, ha presentato un disegno di
legge che, in un solo articolo, dichiara lavoratori autonomi i c.d.
pony-express. Con questo provvedimento, e' cosi' possibile
qualificare per legge un determinato rapporto come autonomo o
subordinato, prescindendo dal valutare come esso si svolge nella
realta'. L' A. solleva dubbi sull' opportunita' di questo
provvedimento. I "pony", o sono effettivamente autonomi, e allora il
provvedimento sarebbe inutile, o sono effettivamente subordinati, ma
convenzionalmente considerati autonomi in forza della disposizione
legale. Nel secondo caso, si verificherebbe un esproprio da parte del
legislatore del potere del giudice di qualificare il rapporto di
lavoro per come esso si e' svolto nella realta'. Se poi il
provvedimento volesse rappresentare l' occasione per dare avvio ad
una strategia di sostanziale deregolazione dei rapporti di lavoro
posti in zona di incertezza fra autonomia e subordinazione, questo
strumento legislativo sarebbe inidoneo. Infine, se questo non fosse
il motivo, occorrerebbe sapere per quali ragioni di opportunita' le
imprese che gestiscono il servizio "pony" dovrebbero essere
avvantaggiate sul piano contributivo. (Titolo: 4 col / Testo: 0.8
col).
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