| L' A. si domanda perche', pur essendo 10 anni che si parla di riforme
istituzionali, ancora non si sia giunti ad alcun risultato concreto.
La spiegazione e' semplice, anche se puo' apparire paradossale: il
sistema politico funziona male e deve percio' essere riformato, ma
proprio perche' funziona male non riesce ad assumere alcuna decisione
importante. Cio' significa che "le condizioni che rendono necessaria
la riforma sono quelle stesse che sinora l' hanno resa impossibile".
La discussione e' cosi' ferma ai preliminari e ancora non si e'
deciso, ad esempio, se procedere prima a riforme di carattere
costituzionale o alla revisione del sistema elettorale. A tale
proposito, l' A. avverte che la proporzionale consente un' equa
formazione del Parlamento, ma non garantisce la migliore capacita'
operativa del Governo. Conclude che, se non vuol perdere ulteriore
credibilita', la classe politica non puo' piu' tornare indietro; deve
pero' stare bene attenta a non fallire, per non fare come quei
giocatori che, "per rifarsi delle perdite precedenti", puntano somme
sempre piu' alte e alla fine perdono tutto: "oltre alla camicia,
anche l' onore". (Titolo: 3 col / Testo: 1.9 col).
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