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Documento


50572
IDG881300326
88.13.00326 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bianchi Tancredi
Banche e bilancio statale. Ma il Parlamento sa cio' che approva?
Sole, an. 124 (1988), fasc. 1 (2 gennaio), pag. 1-2
D18901; D2144; D230
Mediante una serie di calcoli, l' A. sostiene che l' aumento dell' imposta dal 25 al 30% sui depositi bancari non fruttera' nel 1988, come sostenuto dal Governo, 2.500 miliardi, ma solo 1.750 miliardi. Le previsioni di entrata del bilancio statale sono quindi errate. Inoltre, cosa ancor piu' grave, le banche sono tenute a pagare, a titolo di acconto sulle ritenute sugli interessi, il 120% delle ritenute pagate nel 1987. Poiche' l' acconto pagato nel 1987 ha determinato un credito delle banche, che sono sostituti d' imposta e non contribuenti diretti, di 1000 miliardi, quale sara' il credito derivante dal nuovo acconto al 120%? Il Parlamento non sa quel che approva, conclude l' A., e approva maggiori entrate previste assolutamente inverosimili, e in parte contabilmente possibili solo perche' una normativa iniqua determina coattivamente, ma incostituzionalmente, un credito obbligato in testa a soggetti sostituti d' imposta. (Titolo: 4 col / Testo: 1.2 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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