| 50766 | |
| IDG881300520 | |
| 88.13.00520 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Anzani Giuseppe, Brandirali Aldo, Garocchio Alberto, Mazzi Antonio,
Spataro Armando; (a cura di Bianconi Giovanni, Pesenti Gabriella,
Righetto Roberto)
| |
| Sul dibattito in corso Avvenire ospita una tavola rotonda. Stato e
terrorismo. Soluzione impossibile?
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Avvenire, an. 21 (1988), fasc. 31 (7 febbraio), pag. 4-5
| |
| (testo con illustrazioni)
| |
| D5101; D542; D50126; F4252
| |
| | |
| | |
| (Sommario: Perdono e perdonismo, uomini, politica e responsabilita'.
Sul dopo anni di piombo cinque esperti si confrontano. Aldo
Brandirali. "Il terrorismo mi ha tolto la parola impedendomi di
essere cio' che ero e solo ora comincio a recuperare le ragioni".
Armando Spataro. "Non cerchiamo le cause del terrorismo nelle colpe
della societa', cosi' finiremo per giustificare tutto, anche la
mafia". Lo Stato non deve chiedere "scusa" e ha gia' fatto quanto
doveva. Ora tocca agli ex, dissociati o pentiti, dimostrare di voler
cambiare senza piu' dire "questa societa'" come se stessero sputando,
ma pronti a rimboccarsi le maniche. Giuseppe Anzani. "Non c' e'
peccato senza perdono e non c' e' perdono senza penitenza: meglio
pero' un perdono discreto frutto del discernimento". Don Antonio
Mazzi. "Nessuno ha ancora capito cosa significhi risorgere in questa
societa' di certo piu' attrezzata per piangere i morti". Alberto
Garocchio. "Occorre prendere coscienza una volta per tutte che il
terrorismo e' ormai uno strumento dei sistemi politici" (Titolo: 6
col / Testo: 8.9 col))
| |
| | |
| | |
| | |
| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
| |