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Documento


51916
IDG881301670
88.13.01670 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Di Nola Alfonso M.
Religione e Diritto. La bestemmia non e' pane per i magistrati
Corr. sera, an. 113 (1988), fasc. 135 (29 giugno), pag. 14
D52091
(Titoletti: Ingiuria gestuale. Magistrato italiano)
La Corte Costituzionale e' stata chiamata a decidere sulla legittimita' dell' art. 724 c.p. sulla bestemmia, ritenuto non piu' valido in seguito al nuovo Concordato che non riconosce piu' la religione cattolica quale religione di Stato. A quanto sembra, i giudici costituzionali sono intenzionati a considerare e punire come bestemmia tutte le espressioni offensive contro qualsiasi religione. Questa decisione porterebbe a conseguenze difficilmente valutabili sul piano delle liberta' individuali e sul terreno dell' applicazione della norma. Infatti, in ogni religione l' offesa alla divinita' e' considerata in modo differente, e sara' quindi assai difficile stabilire se sussista veramente un reato. (Titolo: 4 col / Testo: 1.1 col).
art. 724 c.p.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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