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| IDG881301692 | |
| 88.13.01692 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Rossanda Rossana
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| L' articolo. I padroni dell' utero
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| Manifesto, an. 18 (1988), fasc. 130 (2 giugno), pag. 1
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| D51800; F31
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| L' A. osserva che, con il suo discusso intervento, Giuliano Amato ha
posto in discussione il fondamento stesso della legge sull' aborto:
la decisione autonoma della donna. Storicamente gli uomini, in base
ai fondamenti della famiglia patriarcale, sono stati i padroni di
ogni decisione sulla maternita', mentre le donne venivano lasciate
sole alle prese con gli aborti clandestini. La l. 194 ha riconosciuto
invece che spetta alla donna la decisione per un processo che si
compie in lei sola; ma cio' non significa negare la partecipazione
affettiva dell' uomo in una scelta cosi' importante. Significa solo
che l' uomo non potra' piu' dire, come dice Amato, "non tollero che
non nasca un figlio che io voglio". Stupisce, nel dibattito che si e'
sviluppato, che alcune donne siano d' accordo con la posizione
assunta da Amato. (Titolo: 2 col / Testo: 1.9 col).
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| l. 22 maggio 1978, n. 194
C. Cost. 23 marzo 1988, n. 389
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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