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52020
IDG881301774
88.13.01774 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Rodota' Stefano
Aborto e ipocrisia
Repubblica, an. 13 (1988), fasc. 128 (16 giugno), pag. 10
D51800
L' A. interviene nel dibattito sulla legge in materia di interruzione volontaria della gravidanza. Osserva che, alla luce dei fatti e dei dati che si hanno, la legge non ha mancato i suoi obiettivi, primo fra tutti quello di cominciare a mettere sotto controllo il fenomeno dell' aborto, e di ridurne l' ampiezza. Respinge le accuse di "ipocrisia" mosse alla legge; la vera ipocrisia era quella di chiudere gli occhi di fronte al problema. Critica poi la proposta, avanzata dalla DC, di favorire la presenza nei consultori di associazioni di volontariato, che avrebbero l' obiettivo di dissuadere la donna dal ricorrere all' aborto; obiettivo che contrasterebbe con le finalita' dei consultori. Concludendo, l' A. accenna, tra l' altro, al problema del buon funzionamento delle strutture pubbliche, reso difficile dall' altissima incidenza dell' obiezione di coscienza. (Titolo: 2 col / Testo: 1.5 col).
l. 22 maggio 1978, n. 194
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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