| L' A. interviene nel dibattito sulla legge in materia di interruzione
volontaria della gravidanza. Osserva che, alla luce dei fatti e dei
dati che si hanno, la legge non ha mancato i suoi obiettivi, primo
fra tutti quello di cominciare a mettere sotto controllo il fenomeno
dell' aborto, e di ridurne l' ampiezza. Respinge le accuse di
"ipocrisia" mosse alla legge; la vera ipocrisia era quella di
chiudere gli occhi di fronte al problema. Critica poi la proposta,
avanzata dalla DC, di favorire la presenza nei consultori di
associazioni di volontariato, che avrebbero l' obiettivo di
dissuadere la donna dal ricorrere all' aborto; obiettivo che
contrasterebbe con le finalita' dei consultori. Concludendo, l' A.
accenna, tra l' altro, al problema del buon funzionamento delle
strutture pubbliche, reso difficile dall' altissima incidenza dell'
obiezione di coscienza. (Titolo: 2 col / Testo: 1.5 col).
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