| I dati raccolti dal Ministero della Giustizia sul rapporto
condanne-assoluzioni dimostrano che troppe persone, dopo essere state
incriminate e sottoposte a custodia cautelare, vengono
successivamente assolte. La causa dell' alto numero di incriminazioni
ingiustificate e' individuabile non tanto negli errori dei
magistrati, quanto in alcuni caratteri negativi del sistema
processuale e giudiziario. L' A. si riferisce in particolare all'
obbligatorieta' dell' azione penale, che mal si adatta al sistema
inquisitorio e costringe il P.M. ad occuparsi un po' di tutto, senza
poter svolgere un' azione piu' "mirata". Anche il nuovo processo
prevede l' obbligatorieta' dell' azione penale; e' quindi necessario
che si faccia strada una nuova mentalita', che porti il P.M. a
valutare preventivamente se un imputato possa essere condannato e a
decidere per l' archiviazione quando si pensa che il Tribunale
giungera', con ogni probabilita', all' assoluzione. (Titolo: 2 col /
Testo: 1.4 col).
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