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52023
IDG881301777
88.13.01777 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Neppi Modona Guido
Ma quanti innocenti...
Repubblica, an. 13 (1988), fasc. 131 (19 giugno), pag. 6
D023; D68; D60301
I dati raccolti dal Ministero della Giustizia sul rapporto condanne-assoluzioni dimostrano che troppe persone, dopo essere state incriminate e sottoposte a custodia cautelare, vengono successivamente assolte. La causa dell' alto numero di incriminazioni ingiustificate e' individuabile non tanto negli errori dei magistrati, quanto in alcuni caratteri negativi del sistema processuale e giudiziario. L' A. si riferisce in particolare all' obbligatorieta' dell' azione penale, che mal si adatta al sistema inquisitorio e costringe il P.M. ad occuparsi un po' di tutto, senza poter svolgere un' azione piu' "mirata". Anche il nuovo processo prevede l' obbligatorieta' dell' azione penale; e' quindi necessario che si faccia strada una nuova mentalita', che porti il P.M. a valutare preventivamente se un imputato possa essere condannato e a decidere per l' archiviazione quando si pensa che il Tribunale giungera', con ogni probabilita', all' assoluzione. (Titolo: 2 col / Testo: 1.4 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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