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Documento


52044
IDG881301798
88.13.01798 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Gragnani Umberto
L' esperto domanda. L' intervento d' ufficio del magistrato in caso di violenza carnale puo' essere negativo. Non mettere il giudice tra la moglie e il marito
Sole, an. 124 (1988), fasc. 138 (6 giugno), pag. 4
(testo con illustrazioni)
D5170
(Titoletti: Favorevoli e contrari. I pericoli delle "novita'". Giudice si' ma solo civile)
Secondo l' A., la procedibilita' d' ufficio nell' ipotesi di violenza sessuale in danno del coniuge o del convivente, come previsto dal disegno di legge in discussione in Parlamento, non e' condivisibile. Questa norma toglie alla moglie il diritto di valutare quando il rapporto sessuale si e' trasformato in un' odiosa violenza. La soluzione di questa gravissima patologia del rapporto coniugale non risiede nella legge penale, ma nella scelta se continuarlo o porvi fine con la separazione legale. In questo caso, il giudice civile potrebbe sanzionare il comportamento del marito violentatore con l' addebitabilita' della separazione. (Titolo: 4 col / Testo: 2 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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