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Stampa giuridica

Documento


52083
IDG881301837
88.13.01837 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Zagrebelsky Vladimiro
Dopo l' analisi del presidente della Consulta, Saja. Perche' il magistrato diventa un poliziotto
Stampa, an. 122 (1988), fasc. 119 (7 giugno), pag. 8
D023; D68; D60301
Recentemente il presidente della Corte Costituzionale, Francesco Saja, ha lamentato un eccessivo numero di arresti rispetto a quello delle condanne definitive. L' A. condivide le preoccupazioni di Saja, sottolineando come sia la legge stessa a non chiedere al magistrato inquirente, per passare alla fase dibattimentale, prove tali da far supporre che l' imputato sara' condannato; ne' le cose cambieranno con il nuovo codice di procedura penale. Inoltre, la legislazione attuale ha in pratica trasformato il magistrato inquirente in poliziotto; infatti egli deve emettere provvedimenti restrittivi della liberta' personale sulla base di considerazioni preventive. Si e' cosi' creata una sovrapposizione fra l' attivita' della polizia giudiziaria e quella della Magistratura inquirente, alla quale bisogna porre rimedio. In questo campo, il nuovo codice prevede innovazioni significative, che pero' andranno valutate con la massima attenzione, anche in termini di difesa della collettivita'. (Titolo: 3 col / Testo: 1.6 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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