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Documento


52373
IDG881302127
88.13.02127 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pasquino Gianfranco
La riforma dei Comuni
Repubblica, an. 13 (1988), fasc. 161 (27 luglio), pag. 10
D1421; D14213; D02102
L' A. indica due criteri ai quali ispirarsi e con i quali valutare le proposte di riforma delle autonomie locali, e cioe': dare piu' potere agli elettori nella scelta del Governo locale, e creare le condizioni affinche' le maggioranze siano omogenee e le Giunte dotate di capacita' di governo. Partendo da questi criteri e dalla premessa che si dovranno adottare soluzioni differenziate a seconda delle dimensioni dei Comuni, l' A. avanza alcune proposte. Per quanto riguarda i Comuni con meno di 30 mila elettori, ritiene utile l' adozione della legge maggioritaria, gia' adottata dai Comuni fino a 5 mila abitanti, opportunamente modificata. Nei Comuni con numero maggiore di elettori, si potra' optare per un sistema elettorale a doppio turno, di cui l' A. illustra il meccanismo. (Titolo: 2 col / Testo: 1.5 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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