| L' A. indica due criteri ai quali ispirarsi e con i quali valutare le
proposte di riforma delle autonomie locali, e cioe': dare piu' potere
agli elettori nella scelta del Governo locale, e creare le condizioni
affinche' le maggioranze siano omogenee e le Giunte dotate di
capacita' di governo. Partendo da questi criteri e dalla premessa che
si dovranno adottare soluzioni differenziate a seconda delle
dimensioni dei Comuni, l' A. avanza alcune proposte. Per quanto
riguarda i Comuni con meno di 30 mila elettori, ritiene utile l'
adozione della legge maggioritaria, gia' adottata dai Comuni fino a 5
mila abitanti, opportunamente modificata. Nei Comuni con numero
maggiore di elettori, si potra' optare per un sistema elettorale a
doppio turno, di cui l' A. illustra il meccanismo. (Titolo: 2 col /
Testo: 1.5 col).
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