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| IDG881302129 | |
| 88.13.02129 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Riva Massimo
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| Ma perche' pagare le tasse se poi il Principe ci grazia?
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| Repubblica, an. 13 (1988), fasc. 162 (28 luglio), pag. 1
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| D2195
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| L' A. critica duramente l' ipotesi, prospettata da alcuni esponenti
del Governo, di varare un provvedimento di condono fiscale,
definendolo una "beffa giuridica" e un' "indecenza politica". I
condoni fiscali, come dimostrano precedenti esperienze, sono da
respingere per 3 motivi: appaiono come "atti graziosi del principe",
contrari all' uguaglianza dei cittadini; penalizzano i contribuenti
onesti; producono benefici di scarso rilievo per le casse dello
Stato. Il condono ipotizzato avrebbe inoltre l' aggravante di essere
indirizzato verso ben determinate categorie di contribuenti, in primo
luogo i commercianti, con il pretesto di indurli a non evadere piu'
il fisco. Ma l' effetto, afferma l' A., sarebbe quello opposto:
perche' mai infatti pagare le tasse quando si suppone che in futuro
verra' approvato un nuovo condono? (Titolo. 2 col / Testo: 1.5 col).
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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