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52419
IDG881302173
88.13.02173 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Zangari Guido
Un confronto tra l' accordo Fiat e le esperienze straniere. Quell' una tantum non fa cogestione
Sole, an. 124 (1988), fasc. 182 (22 luglio), pag. 4
D7127; D773
(Sommario: Recuperato il significato originale del contratto aziendale)
L' A., anche attraverso un' analisi comparata con analoghe esperienze straniere, si propone di definire l' accordo integrativo raggiunto alla Fiat, col quale, in particolare, l' azienda corrisponde ai lavoratori una somma di denaro "una tantum" in relazione all' andamento aziendale. Tale accordo non identifica ne' una forma di codecisione o cogestione fredda o indiretta, ne' una forma di partecipazione agli utili secondo il modello accolto nell' art. 2099 c.c., ne' secondo il modello di cui all' art. 2102 c.c., ne' costituisce un regime di "Mitbestimmung" alla tedesca. Approfondita ulteriormente la natura di questo contratto, che in qualche modo recupera la vera e originaria funzione del contratto collettivo aziendale, l' A. ritiene che si debba parlare di un nuovo modello retributivo, che ha lo scopo di avviare un' evoluzione della retribuzione, capace di accentuare i rapporti di scambio tra le parti. (Titolo: 4 col / Testo: 1.2 col).
art. 2099 c.c. art. 2102 c.c.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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