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Documento


52625
IDG881302379
88.13.02379 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Pasquino Gianfranco
La riforma della Presidenza del Consiglio. E la lottizzazione entra a Palazzo Chigi
Paese sera, an. 39 (1988), fasc. 211 (2 agosto), pag. 2
D02130; D1401
La legge di riforma della Presidenza del Consiglio, recentemente approvata dal Parlamento, non introduce elementi particolarmente innovativi. Scopo della legge dovrebbe essere quello di razionalizzare il funzionamento del Governo e di consentire al Presidente del Consiglio di esercitare al meglio alcuni poteri di coordinamento. Quanto alla razionalizzazione, sostiene l' A. (senatore della Sinistra Indipendente) ve n' e' solo un embrione nella regolamentazione del potere di decretazione d' urgenza del Governo. Per quanto riguarda i poteri del Presidente del Consiglio, la legge non si occupa praticamente dei poteri di impulso, ma accentua il bisogno di mediazione consentendo, e in pratica incentivando, la creazione di un Consiglio di Gabinetto. Non e' risolto il problema principale: quello di chi sceglie o elegge il Governo. La vera grande riforma non puo' che consistere nel maggior potere agli elettori, che significherebbe maggior potere al Governo e all' opposizione. (Titolo: 2 col / Testo: 1 col).
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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