| L' A. sottolinea lo sconcerto dell' opinione pubblica di fronte alle
contrastanti decisioni che sempre piu' spesso caratterizzano i
diversi gradi del giudizio penale. Il disagio e' palese non solo nei
cittadini, ma, cosa ancor piu' grave, nella Magistratura stessa. L'
A. tenta di individuare le cause di questa conflittualita' fra i
diversi uffici giudiziari, facendole risalire al diverso peso
attribuito dai vari magistrati ad una fonte di prova che negli ultimi
anni ha avuto un importanza crescente: quella rappresentata dalle
dichiarazioni dei c.d. pentiti. Inoltre, oggi la Magistratura e'
priva di quel consenso sociale che, soprattutto grazie all'
iniziativa del PCI, caratterizzo' negli anni passati lo svolgimento
di numerose inchieste contro la criminalita' comune e politica e
contro le deviazioni del potere politico. Mancando oggi quel consenso
sociale, il tentativo di delegittimare la Magistratura, posto in atto
soprattutto dal PSI, ha avuto successo. Adeguandosi al mutato clima
sociale, i giudici dei dibattimenti modificano oggi le conclusioni di
precedenti processi o istruttorie. (Titolo: 2 col / Testo: 1.5 col).
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