| L' A. ritiene che sia necessaria un' analisi ragionata della
situazione che agevola la crescente diffusione della droga, il cui
traffico e' nelle mani della criminalita' organizzata. Il problema, a
suo avviso, e' piu' grave perche' l' esperienza della droga, a causa
della liberalizzazione criminale, diviene anche esperienza di
devianza e di crimine; ogni tossicodipendente e' spinto a divenire
anche agente di vendita al minuto, con alti guadagni. L' A. ritiene
che la sola repressione, anche estesa al consumatore, sia poco utile,
e suggerisce che il monopolio della droga, oggi lasciato alla
criminalita' sia assunto dallo Stato. Nel contempo, lo Stato dovrebbe
anche curare azioni e scelte di politica giovanile, a cominciare da
un inserimento nel mercato del lavoro in tempi accettabili. (Titolo:
1 col / Testo: 1.9 col).
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