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Documento


53597
IDG881303351
88.13.03351 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Binetti Enzo
La legge sugli stupefacenti: cambiare, ma non per tornare indietro. La liberta' e il suo contrario
Popolo, an. 44 (1988), fasc. 249 (10 novembre), pag. 4
D51414
L' A. ritiene che la legge del 1975 sulla droga non sia una cattiva legge, anzi rappresento' una svolta perche' sanciva che il tossicodipendente non e' un criminale da punire. Tornare indietro su questo punto significherebbe arretrare sul piano della civilta'. Tuttavia, la legge contiene una grave ingenuita' rappresentata dalla norma sulla "modica quantita'" che ha provocato una breccia sempre piu' ampia nel sistema di difesa dello Stato contro il traffico di stupefacenti. La ragione della riforma legislativa non risiede, quindi, in un radicale cambiamento di atteggiamento dello Stato e della societa' verso il tossicodipendente, ma in una riformulazione dell' art. 80. L' equazione drogato-carcere non ne sarebbe l' ineluttabile conseguenza, perche' per scongiurarla basterebbe evitare la pena detentiva e far ricorso ad una sanzione pecuniaria o ad una delle tante misure alternative. (Titolo: 2 col / Testo: 1.2 col).
art. 80 l. 22 dicembre 1975, n. 685
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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