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| IDG881303351 | |
| 88.13.03351 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Binetti Enzo
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| La legge sugli stupefacenti: cambiare, ma non per tornare indietro.
La liberta' e il suo contrario
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| Popolo, an. 44 (1988), fasc. 249 (10 novembre), pag. 4
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| D51414
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| L' A. ritiene che la legge del 1975 sulla droga non sia una cattiva
legge, anzi rappresento' una svolta perche' sanciva che il
tossicodipendente non e' un criminale da punire. Tornare indietro su
questo punto significherebbe arretrare sul piano della civilta'.
Tuttavia, la legge contiene una grave ingenuita' rappresentata dalla
norma sulla "modica quantita'" che ha provocato una breccia sempre
piu' ampia nel sistema di difesa dello Stato contro il traffico di
stupefacenti. La ragione della riforma legislativa non risiede,
quindi, in un radicale cambiamento di atteggiamento dello Stato e
della societa' verso il tossicodipendente, ma in una riformulazione
dell' art. 80. L' equazione drogato-carcere non ne sarebbe l'
ineluttabile conseguenza, perche' per scongiurarla basterebbe evitare
la pena detentiva e far ricorso ad una sanzione pecuniaria o ad una
delle tante misure alternative. (Titolo: 2 col / Testo: 1.2 col).
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| art. 80 l. 22 dicembre 1975, n. 685
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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