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| IDG881303577 | |
| 88.13.03577 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Rossanda Rossana
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| Un esercito di cittadini
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| Manifesto, an. 18 (1988), fasc. 304 (27 dicembre), pag. 1
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| D0440; D1868
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| Rispondendo ad una lettera di Achille Occhetto, che illustrava la
proposta del PCI sulla riforma del servizio militare di leva, l' A.
avverte che tutti sembrano concordi sul fatto che l' attuale leva
militare e' inutilmente lunga e dispendiosa. Prima pero' di proporre
un esercito professionalizzato, bisognerebbe interrogarsi sull'
utilita' di un esercito armato in modo convenzionale nell' Europa d'
oggi. A giudizio dell' A., un simile esercito e' perfettamente
inutile, dato che non potrebbe resistere ad un attacco condotto con
armi atomiche, ne' sarebbe un efficace deterrente per un' eventuale
invasione da parte di una potenza straniera. E' infatti notorio che
le grandi potenze ritengono che sarebbe impossibile "tenere" un Paese
europeo invaso a causa della resistenza diffusa che vi si
incontrerebbe. Invece di puntare su un esercito di professionisti,
converrebbe mirare ad educare tutti i cittadini all' uso delle armi
da usare in un' eventuale guerra di resistenza. L' A. invita il
movimento pacifista e la sinistra ad elaborare un serio progetto in
tal senso. (Titolo: 1 col / Testo: 2.2 col).
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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