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| IDG891300211 | |
| 89.13.00211 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Paladin Livio
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| L' applicazione della legge sulla responsabilita' dei giudici. Ma i
processi restano lenti
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| Messaggero, an. 111 (1989), fasc. 25 (26 gennaio), pag. 1
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| D4026; D637; D02302
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| L' A. svolge alcune considerazioni sulla legge in materia di
responsabilita' civile dei magistrati, varata lo scorso aprile.
Osserva che non mette in forse l' autonomia e l' indipendenza della
Magistratura, e che prescrive rigidamente i casi in cui possa essere
intentata azione contro il magistrato colpevole di errori gravi, per
cui e' praticamente impossibile che un giudice possa essere
perseguito ingiustamente. Piuttosto, considerando anche i tempi
lunghi previsti per la procedura di risarcimento, c' e' da notare che
il cittadino ingiustamente danneggiato fatichera' molto ad ottenere
giustizia e non otterra' alcunche' qualora non sia riscontrabile una
negligenza da parte dei magistrati. L' A. conclude giudicando
positivamente l' intervento della Corte Costituzionale, che ha
eliminato l' obbligatorieta' della verbalizzazione delle opinioni
espresse in camera di consiglio, evitando cosi' inutili lungaggini
procedurali. (Titolo: 4 col / Testo: 1.3 col).
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| C. Cost. 9 gennaio 1989, n. 18
l. 13 aprile 1988, n. 117
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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