| 58106 | |
| IDG901301009 | |
| 90.13.01009 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Stazi Guido
| |
| Usa, ovvero del mercato artificiale dei diritti all' inquinamento
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Opinione, an. 14 (1990), fasc. 12 (20 marzo), pag. 31-40
| |
| (testo con illustrazioni)
| |
| D181; D18801; D1825; D9523
| |
| | |
| | |
| (Sommario: Fu Dales nel 1968 il primo a formulare in termini compiuti
l' idea di creare un mercato artificiale di diritti d' inquinare
sfruttando le proprieta' di un sistema di prezzi per la
regolamentazione efficiente e decentrata dei fenomeni di degrado
ambientale. All' operatore pubblico il compito di dar inizio al
processo creando un certo numero di diritti d' inquinamento e di
funzionare come uno "specialista" dei mercati azionari organizzati:
prevenire ogni caduta improvvisa del prezzo, evitarne gli altrettanto
improvvisi aumenti. Affinche' alla "mano invisibile" del mercato sia
consentito di svolgere la sua naturale funzione di efficiente
allocatrice delle risorse al costo minimo per la collettivita' e'
necessario che si rispettino le regole del gioco stabilite dalle
autorita'. Il sensibile sistema dei prezzi che costituisce l'
ossatura del mercato dei diritti garantisce una importante qualita' a
questo strumento: l' adeguamento automatico del prezzo dei
certificati ad ogni mutamento del livello generale dei prezzi. E'
evidente la superiorita' allocativa dello strumento economico sulla
regolamentazione diretta, la quale imponendo, ad esempio, una norma
di emissione uguale per tutti, non considera i diversi costi di
depurazione. Nel Wisconsin dal 1981 e' in corso un riuscito tentativo
di estendere il sistema della vendita dei diritti anche alla tutela
delle risorse idriche, confermando l' efficacia di questo strumento
che riesce ad assicurare il livello di qualita' ambientale desiderato
al minimo costo per la collettivita')
| |
| | |
| | |
| | |
| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
| |