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58580
IDG901301483
90.13.01483 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Wedderburn
Culture giuridiche a confronto: Italia e Gran Bretagna. Ma e' l' Europa il vero referente
Relazione al convegno internazionale di studi sullo Statuto dei lavoratori, Palermo, 18-19 maggio 1990
Avanti, an. 94 (1990), fasc. 136S (10 giugno), pag. 21-25
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D710; D95217
(Sommario: La "Carta sociale" della Cee approvata nel dicembre 1989, malgrado l' astensione della Gran Bretagna, costituisce un fatto di grande rilevanza sociale e giuridica, insieme con il "Programma d' azione" messo a punto dalla Commissione. Gli orizzonti della legislazione italiana sono nell' insieme piu' ampi di quelli della legislazione britannica. Nessuna legge inglese ha mai introdotto qualcosa di analogo all' art. 8 dello "Statuto", a tutela della vita privata del lavoratore. Per il problema della "rappresentanza" la soluzione italiana e' interessante, ma e' una vittoria dell' imprecisione. In Gran Bretagna non avrebbe senso tradurre il concetto di "Confederazione maggiormente rappresentative" in quello di "Sindacati affiliati al Tuc". Per il dibattito sulla "Carta sociale" che dovra' aprirsi in Gran Bretagna gli esiti dello "Statuto" italiano acquisiscono oggi un rilievo particolare. Ad esempio, per studiare un ordinamento che promuove la presenza dei sindacati sul posto di lavoro)
(Titoletti: Lo Statuto italiano e la legislazione britannica degli anni '70. Diritti individuali in materia di lavoro. La legge e i rapporti di lavoro. Legislazione di sostegno e politica interventistica. La regolamentazione riflessiva, il mercato, l' inflazione e lo Statuto. La legislazione del lavoro e la deregulation. La deregulation e le culture giuridiche. La legislazione del lavoro e la Comunita' del 1982 (Titolo: 2 col / Testo: 9.9 col))
l. 20 maggio 1970, n. 300
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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