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83901
IDG731207958
73.12.07958 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
simonetto ernesto
la cooperativa e lo scopo mutualistico
Riv. soc., an. 16 (1971), fasc. 2, pag. 245-301
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
pratico
formale
l' a. passa in rassegna varie teorie espresse in dottrina sulla essenza della mutualita'. la teoria che vede nel risparmio di spesa l' essenza della mutualita' della societa' cooperativa, e' criticato in quanto difetterebbe del carattere della generalita', non potendo adattarsi alla cooperativa di produzione. la dottrina che rileva l' essenza della mutualita' nella "minore distribuzione di utili" e' criticabile in quanto la legge in materia non tende a deprimere il risultato della mutualita' ma a che la cooperativa accantoni delle maggiori riserve e pertanto puo' dirsi che tale teoria non da' ragione dell' essenza della mutualita'. la teoria che vede la cooperativa come uno strumento di incentivazione di categoria, pur valida sotto un profilo storico, non definisce la "causa" della cooperativa come e' disciplinata dalla legge vigente. non puo' dirsi neanche che la cooperativa sia fondata sulla partecipazione di meno abbienti, nel senso che vi sia un certo "intuitus personae" in tale direzione specifica. l' a. avvalendosi dell' apporto delle varie teorie criticate, individua un concetto di "mutualita' normativa": la peculiarita' della societa' mutualistica in genere e' da vedersi nello speciale meccanismo di produzione che la legge da' a un particolare strato della popolazione meno abbiente, meccanismo consistente in un' organizzazione essenzialmente democratica di produzione.
art. 2511 c.c.
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