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85554
IDG740400433
74.04.00433 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
stoppino mario
gli usi politici della violenza
Politico, an. 38 (1973), fasc. 3, pag. 445-467
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
l' a. nota come accanto ad un interesse vasto ed esteso intorno al fenomeno del potere, gli studi sulla violenza, che pure e' con il potere intimamente legata, sono sporadici. cio' e' dovuto, secondo l' a., al disagio ed alla penosita' dell' esperienza che questa parola evoca, di qui la tendenza a non parlarne. alla tradizionale distinzione tra forza e violenza l' a. ritiene che sia piu' opportuno distinguere tra impieghi della violenza "creduti legittimi" ed impieghi "creduti illegittimi". l' a. considera le relazioni che possono venire a sussistere tra la violenza ed il potere politico. nell' analizzare le varie funzioni che puo' esercitare la violenza, vista in questi ultimi prospettiva di strumento del potere politico, l' a. nota come la minaccia di una violenza esterna ad un gruppo costituito puo' avere la funzione di aumentare la coesione interna fra i membri del gruppo, ad aumentarne cioe' la compattezza. da qui la politica, spesso seguita anche nella storia piu' recente, di scaricare le tensioni interne con una condotta aggressiva verso un qualche fattore esterno, fatto apparire quale minaccia per il gruppo.
Ist. filosofia del diritto - Univ. FI PV ROMA



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