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85555
IDG740400434
74.04.00434 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
cherubino annamaria
osservazioni introduttive sul problema della dimensione dello stato
Politico, an. 38 (1973), fasc. 3, pag. 576-590
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
l' a. parte da alcune osservazioni del duverger, nelle quali lo studioso francese considera la dimensione di uno stato come una delle cause piu' importanti tra quelle che contribuiscono a caratterizzare i fenomeni e le istituzioni politiche. dall' epoca di rousseau e montesquieu il problema della dimensione dello stato non e' stato piu' fatto oggetto di indagine. merito del duverger e', per l' a., aver considerato la dimensionne dello stato non come un semplice fatto estrinseco, un concetto isolato, ma come un preciso elemento che condiziona lo svilupparsi delle istituzioni in un modo o in un altro. l' a. ricorda come il fenomeno dimensionale abbia occupato una posizione centrale nella vita politica della grecia classica. quest' ultima appare pertanto il contesto storico piu' adatto per studiare il fenomeno dimensionale onde formulare delle leggi che siano in certa misura estensibili. l' a. considera la posizione assunta da platone ne "la republica" questi si sofferma esplicitamente sulle caratteristiche del territorio dello stato ideale ed afferma come l' esatta dimensione di uno stato sia fondamentale per l' armonia e la compattezza della comunita'. la medesima preoccupazione per la giusta proporzione dello stato e' presente anche nel "politico" e nelle "leggi", permane cioe' anche quando platone da una elaborazione differente del suo pensiero politico. per l' a. allora emerge da questo confronto, pur nella diversita' dei risultati, che i reali problemi e le esigenze della riflessione politica sono strettamente collegati con il problema della dimensione dello stato.
Ist. filosofia del diritto - Univ. FI PV ROMA



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