| secondo l' a. il legislatore dovrebbe preoccuparsi che il secondo
comma dell' art. 27 della costituzione, ove si dice che "l' imputato
non e' considerato colpevole sino alla condanna definitiva", non
rimanga mero principio ma diventi efficacemente operante nella
realta' concreta. i moderni mezzi di informazione infatti spesso
compiono davanti all' opinione pubblica un vero e proprio processo
accusatorio a persone od istituzioni che non sono state ancora
condannate dal tribunale e che non hanno la possibilita' di
difendersi da tale valanga di accuse. e' successo frequentemente, e
l' a. ricorda alcuni casi, che la stampa, dopo aver montato vere e
proprie campagne scandalistiche nei confronti di determinati
soggetti, dia poi del tutto laconicamente ed in poche righe la
notizia che quel determinato soggetto e' stato assolto. chi
ripaghera' allora gli imputati, assolti per giunta con formula piena,
dai danni morali e sociali che hanno subito in seguito a tali
campagne diffamatorie? a simili interrogativi non c' e' al momento
risposta, ma il problema, nota l' a., richiede una adeguata
regolamentazione.
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