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Documento


85601
IDG740400483
74.04.00483 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
campanini giorgio
obiezione di coscienza e democrazia
Studium, an. 68 (1972), fasc. 11, pag. 807-818
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
l' obiezione di coscienza ha assunto un significato non solo morale-religioso ma politico. essa non si identifica ne' con la contestazione globale, ne' con la semplice disobbedienza di fatto, il suo rifiuto della legalita' avviene in nome di una legalita' superiore a quella costituita. essa e' quindi un fatto tipico dei regimi democratici, di quei regimi cioe' che accettano una dialettica interna e offrono la possibilita' di una liberta' di informazione, l' assenza quindi di una obiezione di coscienza fa sorgere dei dubbi, sulla legittimita' di un sistema e sulla sua attitudine ad essere vero ordinamento giuridico. tuttavia se da un lato l' obiezione di coscienza testimonia l' esistenza di valori che trascendono la politica, puo' dall' altro incorrere nel rischio di fare il giuoco proprio della politica deteriore. ma questo rischio insito in essa, conclude l' a., e' un rischio insito in ogni libera manifestazione di una autentica democrazia.
Ist. filosofia del diritto - Univ. FI PV ROMA



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