| secondo l' a. in italia piu' che altrove tutti i grandi mezzi di
comunicazione, compresi i giornali, parlano e pensano con la lingua e
le idee di chi ne detiene il possesso. nella nostra societa' allora
il messaggio preparato dagli iniziati passa alla massa, senza poter
ricevere qui alcun autonomo sviluppo. secondo l' a. l' interdizione,
che scatta per un' autocensura che e' conseguenza di un' altra
censura ben piu' profonda a livello politico, economico e
psicologico, e' il male centrale della crisi della stampa, il gergo
iniziatico, l' evasione, l' erotismo, l' eccesso di notizie sportive
non sono allora che aspetti mascherati di tale interdizione. la
conclusione dell' a. e' che nella nostra societa' attuale il giornale
non possa considerarsi in nessun senso messaggio e che per ora non si
assiste a nessun tentativo valido per uscire da una tale situazione
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