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90213
IDG751000115
75.10.00115 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
stefanini benito
iva. considerazioni sul meccanismo di calcolo dell' imposta nel regime forfettario
art. 42 schema di decreto delegato per l' istituzione dell' iva
Consul. aziende, an. 45 (1972), fasc. 18 (22 giugno), pag. 814-823
d23155
l' a. ricorda che e' previsto che per aziende a carattere artigianale e piccoli commercianti l' iva si determini in modo forfettario: i corrispettivi delle operazioni sono diminuiti di percentuali diverse a seconda dell' aliquota; sull' ammontare residuo, se inferiore ai 21 milioni, si opera un abbattimento pari ai 5/16 della differenza; l' imposta corrispondente all' ammontare imponibile e' ridotta a 2/5 a titolo di detrazione forfettaria; nel caso di operazioni non imponibili, spetta un' ulteriore detrazione pari ai 3/5 delle imposte che sarebbero dovute. l' a. rileva la complessita' del calcolo, tanto piu' gravosa se si considera che le piccole imprese hanno scarse possibilita' di rivolgersi a specialisti della materia. ritiene che con semplici passaggi algebrici si sarebbe potuto evitare un cosi' macchinoso schema di calcolo. osserva che per i piccoli imprenditori si prospettano 3 problemi di preminente rilevanza: determinazione del volume d' affari, incidenza dell' impresa (tendente a crescere con l' aumentare del volume d' affari, data la progressivita' dell' imposizione nel regime forfettario), individuazione dei livelli di valore aggiunto ai quali e' preferibile rinunciare al regime forfettario ed optare per quello ordinario. secondo l' a., ad un livello di volume d' affari di 15 milioni, e' preferibile il regime ordinario quando il valore aggiunto fiscale e' inferiore al 35% del volume d' affari.
art. 5 l. 9 ottobre 1971, n. 825 art. 30 schema di decreto delegato per l' istituzione dell' iva
Ist. dir. tributario - Univ. GE



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