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90436
IDG750400172
75.04.00172 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
mannino armando
rapporti tra maggioranza e opposizioni. note introduttive
Politico, an. 37 (1972), fasc. 1, pag. 187-215
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d02113
secondo l' a. non e' stata compiuta ancora una indagine esauriente sul ruolo che, nel nostro ordinamento, hanno le forze di opposizione. l' a. compie a questo fine un' analisi concettuale dei termini maggioranza, minoranza ed opposizione onde determinarne l' ambito in cui egli ne fa uso. secondo l' a. la presenza nel parlamento di uno o piu' partiti di opposizione influisce sempre sul programma politico del governo. l' esame attento delle attivita' parlamentari mostra come nel nostro sistema, malgrado tutte le affermazioni reciproche di incompatibilita' e di ripulsa, l' azione delle camere si sviluppi sulla base di un compromesso che coinvolge tutte le forze che sono presenti in esse. l' a. conclude affermando come non possono considerarsi antidemocratici quegli ordinamenti, come quello inglese ad esempio, che non abbiano in se' gli strumenti per spingere ad un sostanziale compromesso gli schieramenti contrapposti. il principio maggioritario infatti, pur non potendo ritenersi di essere la espressione unitaria del popolo, non puo' in nessun modo dirsi in contrasto col concetto di democrazia. la possibilita' di pervenire ad un compromesso tra maggioranza ed opposizione sussiste invece dove non e' possibile che l' opposizione si sostituisca al partito al governo, dove non vi e' alternanza al governo fra le varie forze contrapposte. in questo caso le istanze dei gruppi minoritari vengono recepite dal governo. anche la tendenza al compromesso pero', conclude l' a., non e' esente da difetti.
Ist. filosofia del diritto - Univ. FI PV ROMA



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