| l' a. commenta una delle ultime opere di maritain: la filosofia
morale. l' a. vede la prospettiva di fondo dell' opera nella ricerca
del fondamento dell' etica. il cristianesimo ha dato una risposta
alla tensione del pensiero greco affermando che la salvezza viene da
dio e ponendo cosi' una distinzione tra saggezza religiosa e saggezza
metafisica. tuttavia in questo progresso era insito, per maritain, il
pericolo, puntualmente attuatosi, che dalla distinzione tra religione
e filosofia si passasse poi gradualmente, attraverso varie fasi, alla
loro separazione ed opposizione ed infine alla posizione del pensiero
moderno che ha riassorbito la religione nella filosofia. sintomatica
di questo esito e', per maritain, la filosofia kantiana che, al
culmine di un processo razionalista, sbocca nel culto della ragion
pura. da kant sono nati i sistemi del 1800 che sono accomunati da
maritain nella qualifica di "grandi illusioni", di tentativi cioe'
ugualmente falliti di dare una fondazione alla morale. la lezione
tratta da maritain e' che tanto la ragione pagana, che non conosceva
la fede, che quella moderna, che pur conoscendola la espelle,
giungono in un punto di crisi. il futuro della filosofia morale
dipende allora dall' esatta posizione del problema del fondamento. l'
a., pur condividendo il nucleo centrale del pensiero di maritain,
muove alla fine alcune osservazioni critiche.
| |