| l' a. commenta una serie di articoli di ugo spirito comparsi sul
giornale d' italia, in cui spirito afferma che la fine della politica
e' gia' sostanzialmente in atto. cio' e' dovuto, secondo spirito, al
fatto che il costante progresso della scienza richiede oggi, in ogni
settore, una competenza sempre piu' specializzata, senza la quale non
vi e' possibilita' di prendere posizione. l' uomo politico allora, in
quanto ha solo vaghe nozioni delle materie su cui deve decidere,
appare a spirito del tutto superato. la politica e' divenuta per
spirito solo opinione ed il divario fra scienza ed opinione e'
pressoche' incolmabile. l' a. osserva come in fin dei conti cio' che
spirito auspica e' un mondo dove la tecnocrazia soppianti la
politica. ma, osserva l' a., i guai causati dal tecnocrate sono di
gran lunga piu' dannosi di quelli prodotti dal politico
"incompetente". in fondo, osserva l' a., spirito e' piu' preoccupato
di salvare la forma che la sostanza, in quanto al principio
maggioritario della democrazia sostituisce l' autoritarismo della
piramide scienza-tecnocrazia e in luogo della comunicazione e del
discorso umano preferisce l' astrazione della cifra.
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