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Documento


91293
IDG751200586
75.12.00586 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
pappalardo g.
eutanasia e soppressione dei mostri
Giust. pen., s. 7, an. 77 (1972), fasc. 6, pt. 1, pag. 270-274
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
d5185
l' a. fa notare che l' omicidio non e' un atto da condannare in ogni caso, ma solo ogni volta che esso sia disapprovato dalla morale corrente e dal diritto. al momento attuale, secondo l' a., i casi in cui si sente l' esigenza di una maggiore elasticita' nel diritto penale sono due: l' eutanasia e la soppressione dei mostri affetti da malformazioni teratologiche; l' a., infatti, sostiene che, in questi casi, il bene importantissimo della vita viene difeso al di la' dei limiti del ragionevole e che il divieto di tali azioni e' una sopravvivenza del diritto penale primitivo che non trova, oggi, alcuna giustificazione se non una giustificazione religiosa e, dunque, pretergiuridica.
art. 579 c.p.
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