| 91774 | |
| IDG751201138 | |
| 75.12.01138 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| liebman enrico tullio
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| illegittime restrizioni all' azione dei creditori nella liquidazione
coatta amministrativa
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| Riv. dir. proc., an. 27 (1972), fasc. 1, pag. 1-10
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d31302
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| l' a. assume che il termine di decadenza di giorni 15 previsto dall'
art. 209 legge fallimentare, per l' impugnazione dello stato passivo
formato dal commissario liquidatore, nella liquidazione coatta
amministrativa, e' troppo breve e puo' non consentire ai creditori l'
effettivo esercizio del diritto stesso di impugnazione. rileva a
sostegno di quanto detto che il termine decorre dal deposito dello
stato passivo in cancelleria e non dal ricevimento del relativo
avviso, che deve essere spedito per posta. solleva quindi dubbi sulla
legittimita' costituzionale dell' art. 209 legge fallimentare, alla
luce delle numerose pronunce della corte costituzionale con le quali
sono state dichiarate incostituzionali norme che ponevano limiti
temporali troppo brevi all' esercizio del diritto di agire in
giudizio.
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| art. 209 l. fall.
art. 24 cost.
art. 113 cost.
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