| 91775 | |
| IDG751201139 | |
| 75.12.01139 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| cappelletti mauro
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| liberta' individuale e giustizia sociale nel processo civile italiano
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| Riv. dir. proc., s. 2, an. 27 (1972), fasc. 1, pag. 11-34
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| d46
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| l' a. effettua un esame del processo civile a decorrere dal
feudalesimo ai giorni nostri. rileva che la societa' illiberale
autoritaria e gerarchica dell' epoca feudale, aveva creato un tipo di
processo chiuso e segreto, nel quale ad esempio la testimonianza resa
dal notabile valeva piu' della deposizione resa da un non nobile. la
grande rivoluzione liberale iniziata in francia nel 1789, ha portato
all' abolizione delle giurisdizioni privilegiate, alla pubblicita'
dei processi, all' affermazione del principio di legalita' ed alla
costituzione di organi di giustizia amministrativa per la tutela del
cittadino nei confronti della pubblica amministrazione. il fascismo e
la sua ideologia non portarono profonde innovazioni nel campo del
processo civile e il codice del 1942 era imperniato sul principio
dispositivo con limitate eccezioni soprattutto in riferimento ai
rapporti non patrimoniali. con la costituzione del 1948 e le
successive leggi il processo civile attuale e' venuto assumendo una
fisionomia composita determinando delle convivenze di elementi
moderni e progrediti con vari residui di una societa' arcaica e
superata. ne deriva una inquieta, confusa, ma sempre piu' diffusa
affermazione di nuove funzioni facenti capo al giudice.
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