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Documento


92516
IDG750400601
75.04.00601 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
tebaldeschi ivanoe
l' io come altro
Riv. intern. filos. dir., s. 4, an. 49 (1972), fasc. 3, pag. 330-379
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
f320; f31
l' a. affronta il problema del rapporto io-altro nella sua rilevanza per il pensiero giuridico. dopo un' indagine linguistica e psicologica che lo porta a definire l' io dell' altro come l' altrui "proprio io", l' a. prosegue nella discussione del problema collocandolo all' interno della tradizionale alternativa fra realismo e nominalismo concludendo per l' inadeguatezza di quest' ultimo a risolverlo. l' a. afferma che il problema definitorio richiede una pre-concezione dell' "io", richiesta dalla singolarita' del definendo. dopo aver considerato l' io come processo di attivita', come artefice di atti consapevoli, come ente in relazione col mondo e col tempo, l' a. conclude affermando che il rapporto fra l' io e l' altro deve basarsi sulla comunicazione, razionale e non, intesa pero' non come un dono, ma come una "potenzialita'" e una meta.
Ist. filosofia del diritto - Univ. FI PV ROMA



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