| l' autunno del 1969, secondo l' a., e' stato caratterizzato non
soltanto da vertenze sindacali ma anche da alcune "ipotesi
rivoluzionarie". l' a. giustifica la possibilita' di esistenza di
tali ipotesi richiamandosi alla eventualita', ammessa da alcune
correnti occidentali del pensiero marxista, di una "strategia delle
riforme", che si identifica con una fase pre-rivoluzionaria. a
sostegno della sua tesi l' a. riporta ammissioni di diversi autori,
concordi nel valutare l' esistenza di un fattore extra-sindacale
nelle vertenze dell' autunno del 1969. l' a. successivamente esamina
la posizione dei sindacati e nota come essi stiano acquistando una
sempre piu' spiccata posizione di autonomia dai partiti, in contrasto
con la loro precedente soggezione ad essi. questa nuova posizione dei
sindacati rispecchia la generale crisi della concezione
rappresentativa della democrazia, in contrapposto alla quale si
affermano, quali formule di ricambio, delle aspirazioni
partecipazionistiche. l' a. traccia poi un quadro delle diverse fasi
di sviluppo che ha subito il sindacato
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