| accanto alle riforme che mirano ad una redistribuzione dei redditi,
ve ne sono altre in cui obiettivo e' di garantire un aumento delle
liberta' politiche e civili dei cittadini. queste seconde godono di
una scarsa popolarita' rispetto alle prime. a questo secondo tipo
appartiene la riforma del processo di lavoro. da anni infatti si
lamentano la lentezza e la onerosita' del processo del lavoro,
lentezza ed onerosita' che, pur se comuni a tutto l' ambito del
processo civile italiano, nel campo delle controversie del lavoro
diventano ancora piu' insopportabili. da questa lentezza e'
conseguita una fuga dalla giustizia dello stato, con il fenomeno ad
esempio dell' arbitrato sindacale delle controversie di lavoro. se
questo fenomeno non e' del tutto patologico, vi sono aspetti in cui
la sfiducia nella giustizia dello stato e' ben piu' grave, come
quando i lavoratori rinunziano del tutto ad intentare cause, pur in
presenza di seri fondamenti. l' a. riassume brevemente i criteri a
cui si ispira il testo, il piu' importante dei quali e' quello che
limita il ricorso a tecniche dilatorie al fine di scoraggiare il
lavoratore. la nuova procedura, inoltre, mira a responsabilizzare il
giudice, al quale da' ampi poteri di impulso. siamo in presenza
quindi, conclude l' a., non gia' di un' astratta riforma tecnica ma
di una grossa riforma istituzionale
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