| l' a. commenta il "documento programmatico preliminare" redatto dal
ministero del bilancio, che individua gli obiettivi di sviluppo
economico per gli anni 70. l' a. rileva il modo insufficiente con il
quale vengono considerati i problemi concernenti l' assetto
territoriale. gli operatori economici, secondo l' a., non hanno
tenuto conto di un quadro di riferimento territoriale ed hanno
operato senza valutare le conseguenze dei vari provvedimenti sul
territorio. questo misconoscimento ha fatto si' che non si sia
provveduto in nessun modo a contrastare i fenomeni dell'
urbanizzazione incontrollata. nulla si e' fatto per rimediare allo
spaccamento totale del territorio, che ha portato a svuotare la
dorsale appenninica e l' intera italia centrale. questi problemi,
nota l' a., non erano sfuggiti agli organi di programmazione che
avevano redatto precedentemente un rapporto, noto col nome di
"progetto 80", in cui ci si era proposto l' elaborazione di un
modello di assetto del territorio con ipotesi per una politica di
riequilibrio. ci si era sforzati di prevedere una ipotesi di assetto
territoriale che contrastasse al tipo di evoluzione in atto. a questo
scopo si era ipotizzata la creazione nelle regioni in via di
abbandono di strutture urbane alternative a quelle esistenti nel
resto del paese. si era cercato cioe' di sostituire all' effetto
polarizzante delle grandi citta' attuali un sistema di direttrici
alternative. a conclusione l' a. lamenta come questo "progetto 80"
che, per i motivi esposti, doveva essere di rilievo decisivo non e'
stato invece tenuto in nessun conto.
| |