| l' autogestione e', secondo l' a., qualcosa di diverso dal modello
presentato dai paesi sovietici. per la sua intrinseca finalita', che
e' quella di far si' che il lavoratore pervenga a determinare le
decisioni aziendali inserendosi in modo responsabile nella
organizzazione dell' azienda, l' autogestione si differenzia dal
contratto collettivo. l' a., dopo aver analizzato le esperienze di
autogestione realizzate sia nei paesi del blocco sovietico che in
quelli a regime capitalistico, conclude come in questo campo i
progressi siano stati per lo piu' artificiosi. il sistema dell'
autogestione, osserva l' a., tende ad abolire il sistema di gerarchie
dell' organizzazione capitalistica. una volta abolita la gerarchia e'
chiaro che l' autogestione dovrebbe trasformarsi in autodisciplina e
disciplina collettiva, con il conseguente inserimento di punizioni e
sanzioni varie per i trasgressori. e' questo un punto, nota l' a.,
che lascia intravedere un sistema molto piu' rigido e ferreo di
quanto il lavoratore immagini. il problema precipuo dell'
autogestione e' infatti, nota l' a., di come garantire lo sviluppo di
una azienda autogovernata, senza potere di comando. il processo
allora attraverso cui i lavoratori dovranno passare, conclude l' a.,
e' ancora lungo e complesso.
| |